Azotemia e bodybuilding
Valori azotemici quando ci si allena

Nell’articolo di oggi vorrei parlarvi dell’azotemia e del cambiamento dei suoi valori nel sangue quando ci si allena. Prima di iniziare, però, ci tengo a sottolineare che qualsiasi variazione dei valori del sangue non devono essere sottovalutati: è sempre bene parlarne e lasciarsi consigliare dal proprio medico curante. Detto questo, iniziamo!

L’azoto è un elemento tipico degli amminoacidi e, quindi, delle proteine. Il nostro organismo introduce tale elemento grazie ai cibi proteici che contengono una concentrazione intorno al 15%, ovvero 15g per 100g di proteine. L’azoto è inoltre presente, nell’organismo umano, nei tessuti (sottoforma di proteine biologicamente attive) e nel sangue. L’azoto viaggia all’interno delle proteine biologicamente attive oppure vincolato ad altri composti che non hanno più funzione metabolica. Alla luce di quando detto finora possiamo asserire che l’azotemia è considerata come la concentrazione di azoto non proteico nel sangue da espellere. Circa il 90% di azoto viene espulso grazie alla funzione renale (con le urine), il restante 10% viene invece espulso attraverso feci, sudore o saliva.

Il valore considerato normale è quello fino a 50mg/dl. Come può, tale valore, aumentare e causare un’azione tossica? Tale condizione si verifica nel momento in cui il sistema emuntorio renale non funziona correttamente. In questo modo l’azoto non ha modo di essere espulso con la conseguenza di un accumulo nel sangue. Un valore alto di azotemia è da ritenersi preoccupante qualora si verificasse in un soggetto sedentario con una alimentazione regolare. In realtà, dobbiamo sempre contestualizzare i valori a seconda dello stile di vita e alimentazione delle persone. Vediamo, infatti, come la situazione cambia radicalmente se ad avere un valore alto di azotemia è uno sportivo o un bodybuilder.

Nel caso di chi segue sessioni di allenamento intense i valori di azotemia possono raggiungere i 70-80mg/dl. Vediamo perché. In un soggetto sportivo o bodybuilder avviene un marcato catabolismo muscolare, inoltre vengono spesso utilizzati integratori alimentari di proteine. Per non parlare poi degli agonisti natural in fase pre-gara, in cui avviene un importante utilizzo proteico a scopo energetico. Questo fenomeno è noto come protein burning ed è dovuto ad un’alimentazione iperproteica, ad un allenamento intenso e ad un’inclinazione ad allenarsi in condizione di depauperamento di glicogeno. Diversi studi hanno confermato che questo processo porta ad un aumento della concentrazione di azotemia e una riduzione della glicemia. Detto ciò, possiamo asserire come in un soggetto sportivo, un aumento di azotemia non è da ricondursi necessariamente ad una diminuzione della funzionalità renale (sarà comunque il medico a studiare attentamente la situazione generale e a decretare un verdetto).

Con ciò voglio condividere con voi una mia personale riflessione. Troppo spesso ci fidiamo di cosa abbiamo sentito dire a un tipo in palestra, ad un uomo al supermercato o ad una donna in banca. Lasciatemi dire che nella scienza non esistono i “secondo me”, ma solo verità a cui si arriva dopo anni e anni di studio. Condividere le proprie esperienze, belle o brutte che siano, fa bene all’uomo per sentirsi meno solo e “capito” da qualcuno che ci è passato prima. Non dobbiamo, però, confondere il supporto con l’indirizzamento di ciò che dobbiamo fare in determinate condizioni. Dobbiamo affidarci al parere di medici e ricercatori che hanno speso il loro tempo per studiare determinate condizioni. Sempre e comunque.

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